Da nord a sud della penisola italica sono sempre in aumento le realtà enogastronomiche che nascono con la tendenza positiva di confermare e portare in auge le eccellenze della cucina mediterranea come, in aumento, sono gli amanti del vino e delle sue profonde culture, dal processo di produzione alle tradizioni contadine in evoluzione. In un paese dove il patrimonio socio-culturale enologico è antico quanto la sua storia non poteva non essere in crescita il turismo enologico grazie anche alla nascita di musei dedicati al vino e all’amore per questa bevanda.
Partendo dall’alto Piemonte e precisamente a Pessione, frazione di Chieri, c’è il Museo Enologico Martini situato proprio nell’omonima palazzina settecentesca. Quindici sale accolgono due collezioni ben distinte. La sezione Museo Martini di Storia dell’Enologia è stata inaugurata in occasione dei cent’anni dell’unità d’Italia e al suo interno ospita ben 600 pezzi, alcuni datati VII secolo avanti Cristo. L’altra sezione è invece dedicata ai processi di produzione dal seicento ad oggi.
Sempre in Piemonte troviamo il Wine Museum a Barolo. Vede la luce solo sette anni fa ma, grazie alla sua sede nel Castello comunale Falletti di Barolo e il percorso curato da Francois Corfino, il museo sta riscuotendo grandissimo successo. Si parte dalla terrazza panoramica per poi scendere cinque piani fino alle antiche cantine, testimoni della nascita del Barolo nella metà dell’Ottocento. Langhe e Monferrato sono invece i territori ai quali sono dedicati il Museo Ratti dei vini d’Albaa La Morra e il Museo Bersanoa Nizza Monferrato. Il primo, realizzato da Renato Ratti, si trova all’interno dell’Abbazia di San Martino di Marcenasco e il suo percorso è una raccolta di strumenti, tavole ampelografiche, cartine dei vigneti e documenti relativi alla produzione vitivinicola albese. L’altro, invece, si trova nello stabilimento di Bersano e si suddivide nel Museo delle contadinerie tra mastelli, carretti agricoli e e torchi e nella Raccolta delle stampe con ben quattro secoli di rare etichette.
Nel percorso virtuale tra i Musei d’Italia ci spostiamo in Lombardia nel Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro,quattro sale a tema dedicate alla filiera produttiva in Franciacorta.
Due i Musei nel Veronese. Museo del vino Villa Canestrari è una raccolta di strumenti utilizzati nei primi anni del ‘900, un ufficio degli anni venti con macchine da scrivere e libri maestri, un quaderno con appunti e disegni di fine ‘800 e la ricostruzione di un laboratorio di analisi del vino con apparecchiature d’epoca. Il Museo del vino, invece, affacciato sul lago di Garda, è all’interno della Cantina Zeni. Cinque sezioni dedicate completamente alla vitivinicoltura.
Una nota di merito al Trentino Alto Adige che ospita il più antico Museo in Italia dedicato al vino. La mostra permanente ripercorre la storia millenaria della viticultura sudtirolese, attraverso racconti e antichi manufatti.
Quattro gli spazi dedicati al vino in Toscana. Il Museo Sensoriale Multimediale del vino di Bolgheri e della costa Toscana è un tour multisensoriale di 1500 mq disegnati dallo scenografo premio Oscar Dante Ferretti. Il viaggio inizia nelle tradizioni enogastronomiche etrusche e romane fino ai giorni nostri. A coinvolgere i sensi anche il Vernaccia di San Gimignano Wine Experience, centro comunale di documentazione e degustazione del vino Vernaccia di San Gimignano e dei prodotti locali. Immagini, suoni, luci e video accompagnano il visitatore dalla degustazione al museo multimediale.
Il Museo della vite di Carmignano e il Museo della vite e del vino di Villa di Poggioreale portano le testimonianza di attrezzi, antichi fiaschi, strumenti per la coltivazione della vite e bottiglie vecchie anche un secolo provenienti da tutto il mondo.
A Palazzo Leoni, nelle Marche, il Museo Nazionale dell’etichetta: oltre sessantamila etichette di vini realizzate tra il 1800 e il 1950 provenienti da 57 paesi diversi.
Ha conquistato le classifiche mondiali il Museo Lungarotti a Perugia, famoso tra le altre cose per la sua meravigliosa ubicazione: la splendida dimora seicentesca di Palazzo Graziani-Baglioni; 5000 anni di storia tra reperti archeologici, manufatti d’arte e corredi etnografici.
A Forio d’Ischia, in provincia di Napoli c’è il Museo del Contadino di Casa D’Ambra Vini. Un viaggio nell’agricoltura eroica dei contadini ischitani tra attrezzi, barili di legno e torchi.
In Sicilia, nella città di Palermo il Museo del Vino e della Civiltà Contadina, ubicato nel Palazzo dei Principi di Palagonia. Un viaggio tra storia e testimonianze della produzione enologica dell’isola arricchito da degustazioni di Passiti, Moscati, vini da Meditazione e Marsala.
Altra isola, altro Museo! In Sardegna, a Berchidda, il Museo del Vino Enoteca regionale della Sardegna. Museo enologico-etnografico e viaggio nella cultura e nella produzione vitivinicola della Sardegna.Un viaggio che parte dalla lavorazione della terra fino all’imbottigliamento. Interessanti anche le sezioni dedicate al commercio del vino nel Mediterraneo nell’antichità e alle vecchie etichette.
Degustatori, appassionati o neofiti, se vi trovate in una di queste regioni non c’è che da scegliere il luogo più congeniale per gustare e conoscere il nettare degli dei!