Il paradiso di ogni appassionato di vino: Vinitaly
Per la prima volta, in compagnia di altri colleghi sommelier, varco la soglia di una delle fiere più importanti al livello nazionale e europeo. Ambiente enorme e dispersivo dove si può trovare veramente di tutto. In questo primo giorno ho evitato di farmi prendere la mano e lanciarmi sulle grandi aziende entrando in quel circolo vizioso dove non c’é ritorno. Ho così deciso di suddividere la passeggiata in tipologie e regioni partendo dal Friuli Venezia Giulia degustando solamente i suoi autoctoni. Il target finale erano i piccoli produttori che, come spesso si dice, nella botte piccola c’é il vino buono! Ho iniziato con vari assaggi di ribolla gialla spumantizzata con metodo charmat, ma quello che mi ha colpito veramente é stata la Malvasia Istriana. Un vitigno che non avevo mai provato, dotato di un elegante aroma arricchito con una leggera speziatura ed una freschezza e sapidità al gusto tipiche della regione di appartenenza. Veramente delle grandi espressioni in vari terroir differenti.
Tra le aziende con il quale ho approcciato, ho avuto il piacere di chiacchierare con la moglie del proprietario dell’azienda Blason. Mi ha raccontato, con gentilezza, un pò della loro azienda e mi ha fatto conoscere quel vitigno per me sconosciuto. Dopo un break fatto allo stand AIS degustando champagne con dei colleghi, nel pomeriggio invece abbiamo puntato alla Toscana. Fresco di degustazione sul Chianti Classico ho potuto apprezzare grandi cantine come Ricasoli, Volpaio e Fontodi. Con stupore son venuto a conoscenza di un’innovazione che ha sperimentato il Barone Ricasoli: il tappo vegetale. Si tratta di un tappo ricavato dalle piante di canna da zucchero che, con un design praticamente simile al classico sughero, assicura l’assenza del sentore di tappo con la sostanza totalmente biodegradabile.
Una prima giornata piú che soddisfacente, grandi aziende, grandi vini. Difficile resistere alla tentazione di assaggiare grandi vini, ma bisogna fare delle scelte. Domani si cambierà percorso sperando di trovare grandi espressioni come oggi.